Quando si tratta di scegliere su questioni di arredamento e di stile, ognuno di noi fa appello al proprio gusto: tautologia? No, alla fine di tutte le considerazioni, elucubrazioni, paragoni possibili e immaginabili, l’unico parametro al quale ci affidiamo è paradossalmente il più semplice: quello che ci piace di più.

Sembra facile, e poi… de gustibus non est disputandum: mai antico adagio fu più in voga tra i moderni, soprattutto quando si tratta di design, di stile nello scegliere ad esempio un pavimento in marmo. Per uscire dall’impasse senza rimanere per forza legati alla visione manichea di total black VS total white, esistono infinite soluzioni. Le proposte Arabescato Bianco e Grigio Carnico di Santamargherita sono esempi perfetti e diametralmente opposti nell’estetica, ma entrambi perfettamente in linea con il più alto concetto di stile.

Un pavimento in marmo possiede di per sé un’identità forte, netta, definita. Il colore è un corollario alla potenza del materiale: puntare su colori assoluti come il bianco o il nero dà ulteriore forza all’estetica dell’ambiente che ospiterà questo tipo di pavimento in marmo. Considerazione tanto ovvia, quanto utile all’atto pratico, momento in cui occorre tener conto e armonizzare tutte le varianti: luce, spazio, destinazione d’uso.

Poste queste premesse (necessarie), la carrellata di opinioni a favore dell’uno o dell’altro tono sono un caleidoscopio di idee: da una parte, i sostenitori del nero difendono la maestosità del deep dark. Dall’altra i paladini del bianco cantano le lodi della luminosità del total white. Non ne faremo qui una questione filosofica, ma questo dualismo è eterno e riguarda ogni branca dei saperi umani: può un pavimento in marmo, per quanto splendido, elegante, essenziale, risolvere con un colpo risolutivo l’eterno dilemma? Francamente, pensiamo di no. Sicuramente però, i pavimenti in marmo realizzati in bianco o in nero rappresentano al meglio l’estetica del materiale, valorizzandone caratteristiche e peculiarità.

La scelta migliore? Semplice: non esiste. Con i pavimenti in marmo bianchi o neri non si tratta di esprimere un giudizio di valore: è solo questione di equilibrio e percezione.

Pare che il bianco, e in generale le nuances chiare, sia percepito come rassicurante e più facile da abbinare proprio perché poco “prepotente”. I colori scuri, invece, più decisi e intensi, hanno un’aria “intransigente”. Questione di punti di vista! La scelta del colore di un pavimento in marmo ne determina l’impatto estetico e modifica gli spazi: è proprio attraverso una scelta cromatica consapevole che si può dare maggiore respiro o esaltare il carattere degli ambienti. Il dubbio (legittimo) che può nascere tra preferire un pavimento in marmo scuro oppure chiaro ha solo risposte soggettive.

Riassumendo: è vero che un pavimento in marmo chiaro rende gli ambienti luminosi, dal mood elegante e contemporaneo. Ideale se posato in ambienti anche non di grande estensione (grazie al piacevole effetto trompe l’oeil di renderli subito più grandi), rende benissimo in tutti i contesti, esaltandone la luce naturale. Un esempio? I pavimenti in marmo nella nuance Arabescato Bianco proposti da Santamargherita.

Mentre per quanto riguarda i pavimenti in marmo scuro, la loro forza è nell’impatto visivo. Un grande carattere ha bisogno di grandi spazi, per ovviare all’illusione ottica dei toni scuri, che tendono a rendere l’ambiente più raccolto. Ideali per ambientazioni ricercate, quelli realizzati con il Grigio Carnico Santamargherita sono l’esempio per eccellenza della maestosità dei pavimenti in marmo scuro.

E se un pavimento in marmo potesse parlare? Forse giocherebbe d’astuzia, scegliendo di essere realizzato in stile optical, rayonnant, a intarsi. Bianco e nero finalmente d’accordo: scacco matto.

La Redazione