La Rinascente, da qualche mese semplicemente ‘Rinascente’, ha un legame indissolubile con la moda, la casa, il design e soprattutto con gli italiani.

Il department store più elegante d’Italia non solo ha saputo lanciare una certa idea di stile, ma è anche stato motivo di diffusione di alcuni oggetti di design. Nella sua storia lunga più di 150 anni è diventata punto di riferimento per lo shopping di qualità, costruendo e celebrando lo stile di vita degli italiani.

I suoi palazzi sono sempre stati icone urbane, motivo di interesse commerciale e di ammirazione dal punto di vista architettonico. Adesso queste strutture così simboleggianti vengono chiamate flagship store, ovvero una tipologia di punto vendita che propone un mood di marchio.

Grazie a un straordinario lavoro di recupero e ristrutturazione durato 11 anni, è stato dato alla luce il flagship store Rinascente di via del Tritone a Roma. Un palazzo di otto piani dedicati al meglio di moda, bellezza, design e gourmet, che valorizza le ricchezze storico-culturali del sito archeologico sul quale sorge. Al piano meno 1 è possibile accedere ai resti dell’Acquedotto Vergine del 19 a.C., tutt’ora funzionante, mentre il resto dello store è una vera architettura nell’architettura che incorpora e avvolge un piccolo edificio in stile liberty dei primi del ‘900. La cura degli interni è stata affidata ai più prestigiosi nomi del design e dell’architettura che hanno avuto il compito di plasmare il tempio del costume italiano in un contesto in cui è fortissima l’eco della Roma imperiale.

India Madhavi è l’architetto poliedrico che ha disegnato il quarto piano dello store di Roma, dedicato alle collezioni donna. La progettista iraniana è nota per l’utilizzo coraggioso dei colori accesi. La sua idea di far dialogare materiali diversi negli spazi dedicati al fashion femminile ha orientato le scelte dei rivestimenti sul marmo Rosa Perlino di Santamargherita.

In questo piano, diviso in area shoes e area multibrand, l’estetica incontra la sensualità anche grazie alla nuance di colore scelta. A costruire questa atmosfera evocativa e sospesa concorre il rosa brecciato del marmo, delicato pur nei suoi contorni angolosi. Un marmo che diventa ossimoro tattile e visivo: freddo se lo si tocca, caldo, caldissimo se lo si guarda.

Camilla Bellini